venerdì 4 marzo 2011

L’intervista di Vanity Fair a Robert Pattinson


Lo so,lo so è tanto che non aggiorno il blog,ma recupero con quest'intervista speciale a Robert Pattinson.
E' estremamente lunga da leggere e anche noiosa in alcuni punti,ma ci fa capire meglio la personalità di Robert Pattinson.Non vi pentirete dopo averla letta.




A Robert Pattinson non piace più volare, perchè volare significa aeroporti, e gli aeroporti vogliono dire incontrare gente che potrebbe dare i numeri quando lo vede, urlando, piangendo, cercando di toccarlo e chiedendogli di mordergli il collo. Timido per essere un attore, Pattinson, che compirà 25 anni il prossimo mese [e considerando che il numero della rivista è di APRILE 2011 i conti tornano, n.d.r.] , dice che trova l’isteria che lo ha circondato sin da quando è apparso per la prima volta nei panni dello splendido vampiro adolescente Edward Cullen nel primo film di Twilight del 2008, “abbastanza strana”.


“Questa cosa che tutti ti conoscono” dice un giorno a Baton Rouge, dove sta girando il quarto e quinto capitolo della saga di Twilight, Breaking Dawn: Part I e Part II, “è strano, perché le persone hanno questa relazione unilaterale quando guardano una tua foto e sembra che ti conoscano di più di qualcuno che conoscono realmente.” E, aggiunge Pattinson, “non mi conosco davvero così bene nemmeno io.”


E quindi – data la sua avversione ai viaggi in aereo e l’idea che potesse utilizzare un po’ di tempo per conoscere se stesso – Pattinson ha deciso che, quando è dovuto andare da Los Angeles a New Orleans per unirsi al cast di Twilight a novembre, avrebbe guidato. “È stato fantastico” ha detto del viaggio che ha fatto con due amici di Londra. “Ho guidato per strade di servizio per tutto il tempo. Ho usato il navigatore di un iPhone.” Questa avventura alla Kerouac in versione moderna li ha portati attraverso l’Arizona ed il New Mexico, dove si sono imbattuti nella piccola cittadina di Nativi Americani chiamata Zuni. “Non sembrava nemmeno l’America” dice Pattinson nostalgicamente. “Io ed i miei amici eravamo le uniche persone bianche.”




Si sono fermati in un bar a Lubbock, Texas, dove, per la prima volta da quando Pattinson riesce a ricordare, si è seduto ed ha bevuto una birra indisturbato dai paparazzi e dai fan. “Nessuno mi ha riconosciuto o altro” dice. “Ed ho pensato che questo fosse davvero forte, sedere lì mangiando ali di pollo e cose simili” dice. Aveva cercato un posto dove potesse provare di nuovo cosa significasse essere solamente se stessi e pensava di averlo finalmente trovato.


Ma poi qualcosa è successo. Le voci sono circolate. “Lo scoprono sempre in qualche modo” dice con rassegnazione. Improvvisamente c’erano un migliaio di persone per la strada, e la polizia è dovuta venire a tenere sotto controllo la folla. Un buttafuori gli ha chiesto “Vuoi che andiamo e mettiamo ko qualcuno?” e Pattinson dice “E io ho risposto, ‘Cosa stai dicendo? Non c’è bisogno che picchi nessuno’.” Allora lui ed i suoi amici sono rimasti intrappolati nello stesso bar che fino a poco prima era stata un’oasi di anonimato. Una scorta della polizia li ha dovuti riportare al loro hotel.


Alcuni mesi dopo a Baton Rouge, Pattinson dice che non si sente di uscire, dal momento che non si può mai sapere… una semplice uscita in un ristorante potrebbe accendere altri disordini. “E io farei proprio così” dice, posando la sua testa sul tavolo, nascondendola nella piega del braccio. Alza nuovamente su la testa e – oh, wow. Non può sfuggire al suo aspetto tanto quanto non può sfuggire all’attenzione dei suoi fan. Il suo volto ha un tipo di magnificenza che si vede sui volti dei bambini, con la sua perfetta pelle chiara, labbra rosse ed occhi larghi. È difficile dirlo in qualsiasi altro modo: è bellissimo.


Ma quel tipo di superlativi sono proprio il tipo di cosa che lo farebbero rimpicciolire e sudare ancora più profusamente di quanto non stia facendo ora, nella sua camicia azzurra. Sembra nervoso; dice di esserlo. Questa cosa delle interviste non fa per lui. “Sono solo così noioso” dice, passando le mani ripetutamente attraverso i suoi folti capelli castani fino a quando non rimangono dritti. “Sono solo così esaurito,” sta fumando accanitamente le American Spirits, bevendo caffè, acqua e the freddo Snapple e sgranocchiando Pretzel ricoperti di cioccolato lasciati in una ciotola per lui dal suo assistente.


Fuori, possiamo sentire il ringhio di cani. “Spero che non stiano uccidendo il povero Martin” dice Pattinson, alzandosi dal tavolo della cucina e scrutando fuori dalla finestra. Martin è un randagio, il più debole di un branco di cani che appartiene agli assistenti di Pattinson e della sua co-star in Twilight Kristen Stewart. Gli assistenti stanno condividendo questa gradevole casa in affitto in una calma zona residenziale di Baton Rouge. Hanno acceso un fuoco scoppiettante e candele profumate per mettere a suo agio Pattinson mentre fa la sua intervista.


“Non so cosa non vada in me” dice Pattinson, ritornando al tavolo. Sin da quando è tornato sul set di Twilight, dice, non si sente – beh, abbastanza se stesso. “Il mio cervello non funziona più. Non ho memoria. Non riesco a scrivere. Tutto quello che riesco a fare è scrivere il mio nome. Ho cercato di scrivere l’altro giorno – sembrava che avessi scritto in Braille.” Gli ho chiesto di scrivere qualcosa sul mio blocchetto di appunti, ed è illeggibile. “Vedi?” dice. “Sembra che lo abbiano scritto dei ragni.”


C’è un elemento scherzoso nella sua descrizione del suo stato mentale, ma è allo stesso tempo anche serio. Sembra che le restrizioni di vivere nella bolla della sua immensa fama inizino a colpirlo. “Ho praticamente smesso di fare tutto” dice. “Non cambio mai canale nella mia roulotte. Guardo solo repliche di ‘House of Payne’ e ‘Two and a Half Men’. Adoro ‘Cops’ – penso sia il mio show TV preferito.


“Dio” dice, ridendo, “Sembro un tale perdente.”


Svegliami quando è finito
“Kristen è molto concentrata sull’essere un’attrice” dice Pattinson, più tardi, della Stewart. “Voglio dire, è ciò che è – lei è un’attrice. Mentre io – io non lo so veramente.”


Tra le tante cose che perseguitano ora Pattinson ovunque lui vada sono le domande in merito alla natura della sua relazione con la Stewart, 21 anni. Corre voce che abbiano una torrida storia romantica, qualcosa che rifiutano di confermare (addirittura Oprah non è riuscita a strappargli la confessione). Altri pettegolezzi sostengono che la voce di una storia romantica sia solamente pubblicità per i film di Twilight.


“Mi stai chiedendo se sono davvero un vampiro?” dice Pattinson, ridendo, quando mi unisco al coro dei ficcanaso, chiedendogli se il suo amore sullo schermo rispecchia la sua relazione nella vita reale. Mentre aspetto per una risposta, Pattinson inizia letteralmente a contorcersi. “Si. Um. No, non veramente” dice. “È abbastanza difficile da… È solo molto traumatico” dice in maniera criptica.

“Voglio dire, siete molto coinvolti l’uno con l’altro?” chiedo.
“Oh, non lo so…” dice finalmente. “Lei è forte. Anche prima che la conoscessi ho pensato che fosse davvero una brava attrice. L’ho vista in ‘Into the Wild’ e ho pensato che fosse davvero brava in quello. Penso ancora che ci siano molte poche ragazze della sua età che siano brave quanto lo sia lei. È divertente che sia lei a fare questa… cosa enorme.” Cioè Twilight.
“Quando questo sarà finito” dice Pattinson, intendendo l’apparentemente inarrestabile macchina dello spettacolo di Twilight “i media perderanno interesse” nella loro presunta storia. Spera. “Non ci sarà niente da dire. Non si adatterà più ad un titolo. Non si inserirà più in un modello.”
Ma la grande domanda per Pattinson – una di cui sembra dolorosamente consapevole – è se la pazzia di Twilight sarà mai veramente finita, se potrà mai tornare ad essere solamente Rob, chiunque egli possa essere. Il quarto e quinto film della saga non usciranno nelle sale prima di novembre 2011 e 2012, e con fan tanto ossessionati quando i cosiddetti Twihards (senza contare una macchina del marketing tanto efficace quanto quella della Summit Entertainment), il fenomeno potrà continuare fin tanto che ci saranno ragazzine con il gusto per il macabro e niente di meglio da fare.
Un ruolo così iconico come quello di Edward Cullen potrebbe rivelarsi letale come il morso di un vampiro per la carriera di un giovane attore, nonostante l’immortalità cinematografica, la fama e la fortuna che porta con sè. (Quest’anno, Pattinson era al n. 15 della classifica di Vanity Fair degli “Hollywood Top 40”, in cui si parlava di guadagni di 27.5$ dollari nel solo 2010.)
C’è una ricompensa enorme” ammette Pattinson, ma “essere stereotipato così specificatamente in questo momento, è molto strano. Avere un’immagine che la gente riconosce è la cosa che probabilmente ti ripaga di più – ma è anche la cosa che virtualmente ogni attore al mondo non vuole. Perché, ad esempio, nessuno mi crederebbe se volessi interpretare qualcosa di super realistico, come un gangster o altro.”
Gli chiedo se potrebbe esporsi e fare qualcosa di completamente diverso – come Shakespeare. “Se lo facessi ora verrei ucciso” dice con una risata dolorosa. “Tutti esclamerebbero qualcosa del tipo, E che ca***?”
Si trova in una posizione scomoda, non sapere nemmeno se vuole fare l’attore per sempre, ma anche affrontare la possibilità che non potrà mai andare oltre un particolare ruolo. Sembra pieno di desiderio quando parla delle carriere di coetanei che ammira, come Jesse Eisenberg (“È davvero molto forte”) eJames Franco (“Ha fatto qualcosa di veramente molto interessante con la sua carriera”).
“Ho sempre detto al mio agente che passeranno 10 anni” prima che la gente si dimentichi di Twilight, dice. “Ed è completamente comprensibile. Normalmente la gente continua a lavorare e lavorare fino al grande successo. Continui solo a provare a ottenere il meglio dalle tue decisioni. Ad esempio io cerco di pensare nel modo in cui facevo prima di tutti i film di Twilight.”
E questo è il modo in cui ha deciso di fare un film su un elefante.
Show su una proboscideWater for Elephants, nei cinema questo mese, si basa sul romanzo best seller del 2006 di Sara Gruenche parla di un circo itinerante durante il periodo della Depressione. Pattinson interpreta Jacob Jankowski, un studente di medicina veterinaria che perde i genitori in un incidente stradale e salta sul treno di un circo, diventando il guardiano dei suoi animali esotici, compreso un elefante molto problematico.
“Non sarei sorpreso se Rob dicesse che la ragione per cui ha scelto il film fosse l’elefante” dice il registaFrancis Lawrence (Constantine, I Am Legend). “Si è davvero innamorato di lei.”
“Lei è stata il miglior attore con cui abbia mai lavorato nella mia vita” dice Pattinson di Tai, l’elefantessa indiana, sua co-star che vive nel sud della California, dove il film è stato per la maggior parte girato. (Tai è apparsa sulla copertina di Vanity Fair nel 1992, posando con Goldie Hawn.) “Ho pianto quando l’elefante aveva chiuso” o filmato la sua ultima scena, dice Pattinson. “Non ho mai pianto per nessun’altro.”
Ma la ragione principale per cui ha scelto di fare il film era che Jack Fisk, il designer nominato agli Oscar (There Will Be Blood), gli ha detto che sarebbe somigliato a Days of Heaven di Terrence Malick, per cui Fisk ha fatto il direttore artistico nel 1978. “Avevo un’immagine di come sarebbe apparso” dice Pattinson. “Scelgo le cose in un modo un po’ strano.”
É un cinefilo” dice Reese Witherspoon, che interpreta Marlena, una performer del circo e l’interesse amoroso di Pattinson nel film. (Nel 2004, quando la Witherspoon aveva 28 anni, Pattinson, allora diciottenne, ha interpretato suo figlio in Vanity Fair, ma lo spezzone è stato tagliato nella post produzione quindi, dice lui, “Non conta”).
“Per un ragazzo giovane è davvero fantastico aver visto così tanti film” dice la Witherspoon. “Ho citato Design for Living” – la commedia con Ernst Lubitsch e Gary Cooper del 1933 – “e sono rimasta così sorpresa che l’avesse visto.”
“È un po’ come uno studente di cinema” dice Lawrence. “Guarda tante cose e riesce a parlare di film in maniera molto intelligente.”
Tuttavia, Lawrence ammette di essere stato “preoccupato“, prima di incontrare Pattinson, per quanto riguardava il suo ingresso nel cast di Water for Elephants. I film di Pattinson, a parte la Twilight Saga che ha fruttato miliardi di dollari, non sono andati molto bene al box office. Ha interpretato svariati ruoli in piccoli film prima di ottenere la parte di Edward Cullen, e poi, nel 2010, ha fatto Remember Me, che non ha beneficiato dello slancio di Twilight.
“I film di Twilight sono così stilizzati” dice Lawrence, “ti chiedi cosa sappiano fare gli attori. Ma dopo aver incontrato Rob mi sono tranquillizzato. Ha quel qualcosa; è magnetico. È davvero una star del cinema. Mi ricorda James Dean. E assomiglia molto a Jacob [il suo personaggio in Water for Elephants], qualcuno che sta diventando un uomo, forte ma non a suo agio nella sua pelle. Le persone saranno sorprese. La sua performance è stata davvero sfumata e naturale.”
“Sta esplorando chi è come artista” dice la Witherspoon. “Chiedeva sempre a me e a Christoph –Waltz, l’attore austriaco di Bastardi senza Gloria che interpreta il brutale allenatore di animali in Water for Elephants, August - “di lavorare ai dialoghi e ai personaggi con lui. Si impegna davvero nel lavoro. Sento così tante storie orribili su giovani attori con l’abitudine di presentarsi in ritardo al lavoro o che si lasciavano andare, e non c’era niente di tutto questo. Ha lavorato davvero duramente.”
In qualche modo Pattinson ha mantenuto la sua concentrazione nonostante le orde di Twi-hards che hanno affollato il set di Water for Elephants ogni giorno. “Non ho mai visto niente del genere” dice la Witherspoon. “Aspettavano dalle 5 del mattino per vederlo. Ragazze giovani. Dove sono le loro madri?”chiede.
“Credo sia davvero fastidioso per lui” dice Lawrence. “Abbiamo girato per una settimana in Tennessee e, quando la notizia si è diffusa, arrivare sul set era come trovarsi a Woodstock. Macchine per due miglia. Gente che si accampava sull’erba. Stavamo cenando in hotel in una stanza privata e loro facevano caos fuori dalla finestra, così i camerieri hanno chiuso le persiane. E loro hanno iniziato a urlare e picchiare sui vetri, attaccandosi alle finestre. E poi si sono sentite queste voci disperate: ‘Rob! Voglio solo toccarti i capelli!’”
Ho lavorato con Will Smith” continua Lawrence, “e lui firmava autografi e tutti erano felici. Ma questa è una cosa completamente differente. Rob potrebbe essere fatto a brandelli. Gli strapperebbero i vestiti di dosso e anche i capelli.”
Entourage di nessunoDovete chiedervi come Pattinson affronti tutto questo. Non è il Leo degli anni di Titanic, che gira per i nightclub con un entourage, sfogandosi. Non è Keith Richards (di cui ha detto di aver finito di leggere l’autobiografia), che si intorpidiva con delle sostanze. Pattinson dice di essere “allergico alle erbe” e, ora che deve essere in forma per i film di Breaking Dawn, non beve nemmeno. (Apparirà senza maglietta in Breaking Dawn: Parte 1, cosa che dice di aver temuto: “Non ho mai capito la questione della nudità. Sono così invidioso delle persone che possono andare in giro nude.”)
“Sono come un mangiatore compulsivo” dice, come una sorta di rivelazione. “Quando sarò vecchio diventerò così grasso, è ridicolo.” Ma è difficile da credere, a giudicare dalla sua corporatura magra. Ha raccontato di aver divorato più di un chilo di Pretzel M&M’s mentre leggeva un libro di saggi di David Foster Wallace. “Ho avuto un esaurimento e li ho letteralmente rigettati in bagno” dice. Keith Richards no.
Sembra essere una star riluttante, bramoso di normalità e impegnato ad educare sé stesso.“Probabilmente ha letto 20 libri mentre giravamo” dice Lawrence. “Era sempre lì con il suo Kindle tra una ripresa e l’altra.”
Fra i libri preferiti da Pattinson ce ne sono alcuni di una comicità graffiante sulla follia umana: Eat The Rich di P. J. O’Rourke, e Money di Martin Amis. Dichiara di essere come il narratore di MoneryJohn Self – un pubblicitario e drogato di lavoro degli anni ’80 – e un giorno gli piacerebbe interpretarlo in una versione cinematografica. “E’ fatto per me, questo ruolo” insiste.
Ma come lui sia simile a questo personaggio rimane un mistero. Ammette di “non fare mai niente” – intendendo niente di scandaloso – ma confessa una certa ammirazione per Charlie Sheen e le sue “piccole scappatelle”. “Mi piacciono le persone pazze che se ne fregano” dice.
Ma Pattinson è impegnato in delle ricerche più alte. Ha detto che sta scrivendo un copione basato su un romanzo di Lillian Hellman. Prima che il suo carico di lavoro diventasse proibitivo, era solito “andare al cinema ogni giorno”. Dice di “aver imparato così tanto da Godard [regista di French New Wave]” e snocciola una lista di oscuri film giapponesi che venera.
Dai” dice ad un certo punto. “Sembro così dannatamente snob.”
Non è mai andato al college. È cresciuto a Barnes, un sobborgo di Londra, dove sua madre, Clare, lavorava in un’agenzia di moda e suo padre, Richard, vendeva auto d’epoca. (Ha due sorelle più grandi, Lizzy, una musicista, e Victoria, una dirigente pubblicitaria). “Ha davvero una bella famiglia” dice la Witherspoon, “persone che lo amano e lo sostengono e lui li ama e li sostiene a sua volta. È tutto di buon auspicio per il suo futuro.”
Pattinson ha frequentato una scuola maschile, Harrodian (per coincidenza, allo stesso tempo con il figlio di Mick Jagger, James), che lui chiama “artistica”. Dice che voleva essere uno scrittore di discorsi politici e stava facendo domanda per andare al college e laurearsi in relazioni internazionali quando ha ottenuto il ruolo di Cedric Diggory, uno studente di magia ad Hogwarts condannato ad un tragico destino, in Harry Potter e il Calice di Fuoco (2005). Si era dilettato nella recitazione e come modello e, con questo modesto successo, ha deciso che si sarebbe trasferito a Los Angeles e avrebbe tentato lì la sua fortuna. Dice di aver passato la maggior parte del tempo andando a vedere dei film e suonando nei bar (è anche un musicista e uno scrittore di canzoni). Non aveva una ragazza: “Non sono uno di quei ragazzi che ha sempre una relazione, per niente” dice. Stava pensando di smettere di recitare e di tornare a casa quando ha ottenuto un ruolo in Twilight.
Forza TeamSapendo che è una sorta di giovane ragazzo pensante, è molto interessante considerare che cosa passi per la mente di Pattinson nel bel mezzo di tutta questa fama. “E’ strano” dice, cercando di trovare un senso a tutto questo. “Devi chiederti ‘Cosa vogliono?’” riferendosi ai fan di Twilight.
Lo seguono sui set dei film in giro per il mondo come dei Deadhead [fan fedeli, seguaci n.d.t.], a volte abbandonando il lavoro e le famiglie per fare un’escursione sul cammino di Twilight. Quando ha tinto i capelli di una tonalità di rosso a Gennaio di quest’anno, anche loro se li sono tinti per solidarietà. “Una ragazza di 17 anni in Australia è entrata nella mia e-mail mentre c’ero io dentro” dice Pattinson. “Poi una ragazza di 15 anni in Inghilterra ha fatto la stessa cosa.” Ha detto ai suoi avvocati di denunciarle.
“Ho paura di comprare una casa o simili” dice, “perché se c’è fuori un paparazzo per un giorno, poi non se ne andranno mai.” Per lo più sta in hotel, dice, perché “la maniera migliore di affrontare questa situazione è continuare a muoversi.”
“Anche adesso continuo a non capire” dice Pattinson sull’intensa attrazione di Twilight“Come avere un angolo in cui ci si attacca a qualcosa di molto primitivo nelle ragazze. Credo che la gente lo voglia definire con ‘Sono un fan di Twilight’. Per me è pazzesco. Credo che in realtà alle persone piaccia fare parte di una folla. C’è qualcosa di tremendamente eccitante nell’alzarsi a quel livello.”
Dà anche credito per il successo del film al premiato team marketing della Summit Entertainment. L’anno scorso con la loro campagna “Team Edward/Team Jacob” presentata ai fan di Twilight, chiedevano loro di sostenere uno dei due rivali in amore che si contendono la mano di Bella, il personaggio di Kristen Stewart – Pattinson o Taylor Lautner, che interpreta il licantropo Jacob.
“Non avevo realizzato quanta gente avesse risposto alla cosa di Team Edward/Team Jacob” dice Pattinson. “Tutti erano come” – voce da dirigente pubblicitario – “ ‘Quindi, sei Team Edward o Team Jacob?’ Ed io ‘Di cosa stai parlando?’ E loro ‘Rappresenta il tuo team!’ Ed io ‘Io non ho un team’.”
Dice che l’esperienza di diventare un prodotto – con la sua faccia sui portafogli, sulle borse, sui giochi da tavolo e, ovviamente, su molte action figures – può diventare “strana”. “Con Twilight” dice, “devi accontentare il franchise” – una parola che le persone della Summit ripetono con una sorta di riverenza. “Come quando stavamo facendo il servizio fotografico per il poster di Water For Elephants” dice, “il servizio è durato 10 minuti, mentre quello per Twilight è durato due giorni, in tutte le posizioni. E noi pensavamo ‘Perché lo stiamo facendo per così tanto tempo?’ E loro” – voce aziendale – “ ‘Oh, è per i giochi e i cappelli di Burger King.’ Non ho problemi con questo – è difficile per i film fare soldi…”
Comunque” dice Pattinson, accendendo una sigaretta. “Non c’è niente che si possa fare in merito. È così. Ma è strano farne parte, rappresentare in un certo senso qualcosa che non ti piace particolarmente…”
Dio” dice, “Ho appena detto una cosa assurda.”
Spera di poter interpretare un nuovo personaggio – Rob Pattinson, attore serio – con ruoli sempre più sofisticati. È stato recentemente assunto nel prossimo film di David CronenbergCosmopolis, un adattamento del romanzo di Don DeLillo. “Questo è quello di cui avevo paura” dice, “che le persone non mi avrebbero preso abbastanza sul serio per fare film del genere ed ora lo faccio.”
Cane StancoCon la mega-fama, sembra che si sia introdotta una certa dose di alienazione. “E’ divertente ora” dice Pattinson, “socializzare con le persone. C’è questa cautela verso le persone che trovo davvero strana.”
Oppure camminerò per la strada” dice, “e le persone mi diranno ‘F***o!’” Ride. “Incontro molte persone che mi vogliono picchiare. Uomini nei bar e posti così. Io semplicemente me ne vado.” Scrolla le spalle.
“Ma in realtà non sei autorizzato a lamentarti di niente” dice. “Si suppone che tu ne sia grato. E ovviamente – lo capisco. Sei fortunato e devi apprezzare la tua fortuna. Ma, voglio dire, sembra che se solo provi a dire che c’è un lato negativo in queste persone, ti dicono ‘Bugiardo!’ Credo sia perché le persone vogliono che sia un sogno.”
Dio, parlo sempre della fama ed è così noioso!” esclama Pattinson, sembrando disgustato da se stesso, agitandosi sulla sua sedia. Gli dico che è perfettamente comprensibile, considerando quello che ha passato in questi ultimi anni. “Si, ma ogni volta che leggi di qualcuno di famoso che parla dell’essere famoso, pensi ‘Ma stai zitto’” dice ridendo.
Il ringhio di fuori si è fatto più forte. Possiamo anche sentire il guaito. Pattinson si getta ad aprire la porta, dicendo “Non posso più trattenerlo.”
Martin, entra!” urla, dopo di che un magro cane nero bagnato entra in casa, dimenando la coda energicamente e con gratitudine, schizzando acqua dappertutto.
Pattinson chiude la porta prima che entrino altri cani. “Guardali mentre attendono un suo pezzo” dice. Un paio di boxer sono andati alla finestra, da dove guardano verso l’interno, osservando, torvi, se i cani possono essere torvi.
Martin salta sul divano e chiude gli occhi, esausto.
Pattinson gli accarezza la testa. “Qui, qui, piccolo, dormi” gli dice.


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